World Sleep Day: 10 curiosità sul sonno

Perché una giornata dedicata al sonno?

“Aprile dolce dormire” o sarebbe meglio dire “Marzo dolce dormire”, infatti la Giornata Internazionale del Sonno cade a metà Marzo, per la precisione si tiene annualmente il venerdì prima dell’equinozio di primavera e quest’anno nel 10°anniversario dalla sua istituzione cadrà il 16 Marzo!
Instutita nel 2008 dalla World Association of Sleep Medicine, questa giornata ha lo scopo di celebrare i benefici di un riposo regolare e far luce sui problemi legati ai disturbi del sonno.

Non è un caso che, sia i proverbi della tradizione popolare, che questo appuntamento internazionale, associno l’inizio della primavera con la sonnolenza e il sonno. Pare infatti che, con il cambio di stagione, il nostro organismo esca dal letargo invernale ed abbia bisogno di più energie per rimettere in modo le sue funzionalità assopite nel periodo freddo.

Quindi non preoccupatevi se in questi giorni passate le giornate a sbadigliare o se il letto vi attrae come una calamita… è colpa della maledetta primavera!

I have a dream: 10 curiosità sul sonno

Il sonno e il riposo sono argomenti che passano spesso inosservati e in una società frenetica come la nostra, le ore da dedicare al riposo sembrano quasi una perdita di tempo. Solo negli ultimi anni, studi scientifici hanno dimostrato quanto un buon sonno sia un toccasana per la salute ma anche per la produttività al lavoro.

Per accendere il vostro interesse su questo argomento vi proponiamo 10 interessanti curiosità sul magico mondo dei sogni e del sonno!

 

1. Essere mattinieri o ritardatari è questione di genetica.

no studio scientifico ha identificato quindici regioni del DNA umano direttamente coinvolte nello svolgimento ritmi del sonno. La presenza di questi particolari geni fa sì che alcuni di noi siano particolarmente attivi nelle prime ore del giorno e altri, invece, “ingranino” più tardi.

2. Il lavaggio del cervello avviene nel sonno

Mentre dormi si verifica un vero e proprio “lavaggio del cervello”, le cellule cerebrali si compattano per lasciar fluire meglio il liquido cerebrospinale che ha la funzione di portare con sé,  tutte le sostanze di rifiuto che le cellule hanno prodotto durante il giorno effettuando quindi un vero e proprio lavaggio. Se non riposiamo bene le tossine si accumulano.

3. Le ore di sonno ideali dipendono dall’età

Ovviamente i più dormiglioni sono i neonati che necessitano 16 ore per riposarsi come si deve. I bimbi e gli adolescenti, che fanno fatica ad alzarsi per la scuola, dovrebbero dormire un totale di 10 ore. Per gli adulti la quantità ideale di sonno sarebbe intorno alle 8 ore ma basterebbero 5 ore consecutive e ininterrotte di sonno per svegliarsi riposati.

4. I sogni hanno le gambe corte

Entro 5 minuti dal risveglio il 50% dei sogni viene dimenticato ed entro 10 minuti ben il 90% se n’è andato per sempre.

5. Sogniamo in technicolor

La maggior parte di noi fa sogni a colori ma il 12% delle persone sogna in bianco e nero. In passato questa percentuale era notevolmente più elevata, ma con l’avvento della televisione a colori è diminuita drasticamente. Pare anche che chi gioca ai videogames faccia sogni più vividi ed articolati.

6.C’è chi è rimasto sveglio per 18 giorni

Dal 1986, il primato di privazione del sonno è detenuto dal californiano Robert McDonald che, durante una maratona di sedia a dondolo, riuscì a rimanere sveglio per più di 18 giorni. Il detentore del record ha accusato allucinazioni, visione offuscata, disturbi del linguaggio e della memoria. Quindi Don’t try this at home!

7. E’ possibile russare forte come un frullatore

Il livello sonoro più elevato mai registrato per quanto riguarda il russare è stato di 90 decibel, lo stesso livello prodotto da un phon o un frullatore acceso.

8. Albert Einstein era un dormiglione

Albert Einstein, amava dormire molto, pare che dormisse circa 11 ore a notte. Inoltre, durante la giornata riusciva a fare brevi pisolini nelle pause di lavoro. Il trucco? Si sedeva su una comoda poltrona con una matita in mano, quando stava per sprofondare nel sonno profondo la matita gli scivolava di mano cadendo a terra e veniva svegliato dal rumore. Così Albert, riposato poteva tornare a lavoro ed essere più produttivo che mai. Geniale!

9. Sbadigliamo quando il nostro corpo ha bisogno di ossigeno

Se il nostro organismo non ha abbastanza ossigeno per mantenere un certo livello di attenzione o per completare qualche funzione come ad esempio la digestione, il cervello ordina più ossigeno e noi spalanchiamo la bocca e facciamo un gran bel respiro, se non è sufficiente sbadiglieremo ancora.

10. Chi parla nel sonno dice tante parolacce

Secondo un recente studio, chi parla nel sonno impreca 800 volte più che da vigile, e lo fa in maniera diversa in base alle fasi del sonno: nel sonno REM si tende a insultare o ad accusare qualcuno mentre nelle fasi di sonno più leggero si tende a pronunciare semplici parolacce.

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