Intervista col Teesigner: Little Bastard #wesupportcreativity

Benvenuti all’ormai consueto appuntamento con i creativi della community di Teeser!

Nelle precedenti “puntate” abbiamo dedicato questo angolo ad alcuni dei migliori teesigner della grande tribù creativa: il primo è stato Endriuw, a seguire RampicantiStorti, poi è stato il turno di Cartabuona e lo scorso mese la protagonista è stata Clart, illustratrice ed imprenditrice dal Lago di Maggiore!

Per l’intervista di Maggio, abbiamo deciso di ospitare un altro grande della della community, che questo mese ha dato del suo meglio in un TEEchallenge dedicato al cinema, che lo ha visto sbaragliare gli avversari con una serie di bellissime illustrazioni ispirate ai più grandi protagonisti del grande schermo. I ritratti di personaggi famosi sono il suo forte e con un’illustrazione di Johnny Depp/Jack Sparrow si è portato a casa una delle gift card in palio. Se ancora non lo aveste capito, stiamo parlando di Little Bastard!

 

Chi è Little Bastard?

E’ romano, si chiama Patrizio Farinacci e si definisce un artista a tutto tondo. Dipinge, fa fotografie e si dedica anche all’arte digitale… in poche parole ama creare immagini. Da circa 10 anni l’arte è il suo lavoro!
Little Bastard ci ha raccontato che, dopo aver cercato di farsi conoscere in Italia e all’estero con mostre ed esposizioni delle sue opere e delle sue fotografie, è arrivato alla conclusione che oggi “fare l’artista”, nel senso classico del termine, è “roba da ricchi” ed ha deciso di mettere la sua arte su t-shirt! Per caso, ha iniziati a disegnare grafiche per magliette ed ha creato un brand tutto suo. Per un paio di anni ha fatto mercatini vendendo le sue t-shirt un po’ in tutta Italia.

Patrizio ama viaggiare e coniuga la sua vita “on the road” alla passione per la fotografia. Ci ha detto, infatti, che per lui l’amore per i viaggi e quello per le arti visive vanno di pari passo!

Ecco una gallery con alcune delle sue migliori grafiche su maglietta!


 

Scopri tutte le creazioni di Little Bastard nel suo shop di Teeser

 
 

Abbiamo fatto qualche domanda a Patrizio per conoscerlo meglio, saperne di più su di lui e sulla sua arte.

1. Da dove nasce la tua passione per il disegno? E quando hai capito che poteva diventare un lavoro?

La mia passione per il disegno nasce da bambino. Sul tavolo della cucina di casa. Pennarelli Carioca e gli insegnamenti di mamma. Nel tempo però non ho fatto nessuna scuola d’arte o liceo artistico. Ho semplicemente conseguito un diploma di 5 anni di Arti Grafiche e nulla di più.
Ho capito che poteva diventare un lavoro molto tardi, solo 10 anni fa, ma dentro di me credo fosse una vocazione innata perché fin da piccolino dicevo che da grande volevo fare “il pittore”.

2. Dove trovi ispirazione per le tue illustrazioni? Parlaci del tuo stile e di come si è evoluto negli anni.

Diciamo che le mie idee vengono da ogni cosa. Posso prendere spunto da qualunque input, frase, immagine, artista, musica o film. Non ho una linea guida o specifica.
Per quanto riguarda le mie grafiche su t-shirt, ho preso spunto, neanche a farlo apposta, da James Dean, in particolare dalla storia della sua tragica morte. L’attore fece un incidente mentre correva con la sua Porche che chiamava “Little Bastard”. Da lì ho preso ispirazione per il mio nome d’arte ed è stato lo spunto che mi ha portato a creare e reinventare immagini delle icone dannate del passato.
Poi il filone si è evoluto, con i film cult, personaggi della musica dello sport e tutto il resto. Ho cercato a mantenere un suo filo conduttore a tutte le mie opere che è proprio lo spirito incarnato dal nome “Little Bastard”, quell’aura di altri tempi che combina dannazione e componente vintage.

3.Com’è nata la tua passione per le t-shirt? Cosa rappresenta per te questo capo di abbigliamento?

La t-shirt è sempre stata la mia passione. Ma credo per tutti. Nasciamo con la t-shirt, viviamo con la t-shirt, e moriremo con la t-shirt, proprio come i jeans. Infatti, spesso questi due capi vanno di pari passo.
Per me, la maglietta è il capo d’abbigliamento per eccellenza: comodo, pratico e sempre di tendenza. Non esiste moda o generazione che non abbia avuto una storia senza t-shirt. La t-shirt fa parte del nostro vivere quotidiano, è una seconda pelle.
Ho iniziato a personalizzare t-shirt quando ho capito che era più semplice vendere una t-shirt a 15/20 euro piuttosto che un quadro a 1.000 euro.

4. Perchè hai deciso di entrare nella community di Teeser?

Ho scoperto Teeser tramite passaparola. Penso che questo servizio abbia potenzialità enormi e dia tanti vantaggi a chi, come me, vuole vendere la sua arte su maglietta. Già il fatto che non ci si debba sbattere per prendere contatti con il cliente, far stampare la t-shirt, spedirla e sperare che ti paghino… è un vantaggio notevole!
Il valore aggiunto di Teeser è che ti permette, con un tap dal telefono, di condividere le tue creazioni e potenzialmente guadagnare qualcosa all’istante.

5. Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Raccontaci il tuo sogno nel cassetto.

Progetti tanti. Ho mille progetti nella testa e poche braccia per portarli a termine in breve tempo.
In futuro mi piacerebbe un corner in qualche negozio di tendenza.
Il mio sogno? Uno store a New York, uno a Londra e uno a Milano, e io alle Canarie con il mio bel pc a creare sempre nuove grafiche e a godermi i frutti del mio lavoro. Sognare non costa nulla, e allora perché non farlo in grande?!
 
 

Scopri tutte le creazioni di Little Bastard nel suo shop di Teeser

Intervista con il Teesigner torna tra un mese! Quale sarà il creativo che si aggiudicherà l’aricolo di Giugno?
E secondo voi a chi dovremmo dedicare il prossimo articolo #wesupportcreativity!?

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